Nello Yoga si parla generalmente di Viparita Karani come di una vera e propria posizione, simile a Sarvangasana, in cui siamo appoggiati sulle spalle, il busto e le gambe in alto e le mani appoggiate alla zona lombo sacrale a sorreggerli.
A livello più sottile Viparita Karani è un Mudra, un sigillo, un gesto simbolico e potente utilizzato per veicolare il prana verso i centri sottili del cervello e favorire il risveglio della Kundalini, il serpente energetico dormiente alla base della sushumna o spina dorsale esoterica.
Se consideriamo però il significato di Viparita Karani, ossia processo invertito, possiamo riflettere sul fatto che tutto il nostro cammino spirituale e di ricerca interiore si basa su questo principio.
Fin quando, infatti, l’essere umano non intraprende un serio lavoro su di sé o sadhana, egli tende a essere trasportato per inerzia verso l’esterno e verso la materia.
Per continuare a leggere april'allegato...